sabato 18 ottobre 2008

Max Giusti: A distretto non torno perchè mi ha fatto ammalare!



Il “mattatore” Max Giusti ha deciso di prendersi una pausa: “Si, mattatore per la mia cervicale… In sei anni non mi sono fermato un attimo”. Quelli che il calcio, Distretto di Polizia 8, i “Pacchi” di Raidue ed il seguito della fiction “Raccontami”: “Mi spiace solo che non lo farò più – confessa Max Giusti - come non farò più Distretto. Ci tengo alla salute. Non posso andare avanti dormendo cinque ore a notte. Ho bisogno di rallentare. Anche solo per studiare i miei difetti e migliorare. E’ l’unica arma che ho per frenare la concorrenza: l’autocritica e l’umiltà. In Distretto, per esempio, credo di essere stato più bravo dell’anno scorso. Ho studiato”. Ho rifilato un bel pacco al destino e ora entro nelle case di sei milioni e mezzo di persone tutte le sere”, non dimentica da dove viene e anche dal punto di vista umano, durante i “Pacchi” tifa per il concorrente a cui vorrebbe assegnare i montepremi: “E’ che quando ti ricordi anche da dove vieni ti senti coinvolto. Io sono uno che continua ad arrivare in Rai in scooter, altro che auto con autista, perché mi piace guardare la città, vedere la gente. Se non resti a contatto con la vita vera, mica lo puoi fare questo mestiere”. Una risposta anche a Fiorello, che ritiene la tv ripetitiva (e con tutti i seguiti che ha interpretato è tirato dentro a forza) “La tv è come il mercato di Porta Portese. Ci sono delle fregature e le occasioni. Basta usare il telecomando per fare la spesa migliore”. Riservato sulla sua vita privata e sulla relazione con la compagna Benedetta: “E che so? Affari tuoi? Scherzi a parte, proteggo gli affetti dal mio lavoro. Anche per questo – conclude - non mi riguardo mai in tv. Si rischia di diventare come quelli che vanno in tilt per tre punti in più o in meno di share”.

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