giovedì 29 gennaio 2009

Day Break da stasera su Raitre!



Ripetere una giornata non proprio felice, avendo così una seconda possibilità di far quadrare le cose è un’idea che abbiamo già visto al cinema, coi film “Ricomincio da capo” e “E’ già ieri”, ma anche in musica, nel videoclip di “Seven days”. Nel 2006 se ne è appropriata la tv, col telefilm “Day Break”.
In onda sulla Abc, la serie è già stata trasmessa in Italia quest’estate prima su Steel, poi su Rai 4 e stasera su Raitre, alle 22:40. Creata da Paul Zbyszewski e diretta da Rob Bowman (regista di “X-Files”), adatta l’idea sopra citata plasmandola per un crime, tutto tensione e colpi di scena.
La storia comincia -e ricomincia- alle 6:17 di un giorno qualunque, quando il detective Brett Hopper (Taye Diggs, ora in “Private Practice”) si sveglia, saluta la sua ragazza Rita (Moon Bloodgood, “Journeyman”) e va a lavoro. Da lì a poco Brett verrà arrestato per l’omicidio di un sostituto procuratore. L’accusa non sta in piedi, Hopper capisce di essere stato incastrato ma non c’è verso. Fin quando la sera, rapito da degli sconosciuti che lo “invitano” a confessare, si addormenta e si ritrova nel letto della sua ragazza, a rivivere la stessa giornata.
Così, puntata dopo puntata, il protagonista deve venire a capo del caso raccogliendo indizi e muovedosi attentamente nell’arco della giornata: ogni sua azione, infatti, porta ad una conseguenza che potrebbe o rinchiuderlo in galera o dargli la salvezza. Oltre a lui, Brett deve anche pensare alla sua collega Andrea (Victoria Pratt, “Mutant x”), sotto indagine per corruzione, ed alla sorella Jennifer (Meta Golding, ora in “Criminal Minds”), vittima di violenze.
Tutte le azioni del protagonista, anche se non collegate al suo caso, potranno essergli utili per tornare a vivere la propria vita “giorno dopo giorno”. Insomma, la morale del telefilm è che “ogni decisione ha le sue conseguenze”.
Eppure, in questo telefilm c’è la curiosità di capire cosa deve e non deve fare il protagonista per salvarsi, e quali saranno gli effetti delle sue azioni. Molto movimento, gli inevitabili momenti romantici, che però non coprono la forte base action della serie. Il gioco col tempo fa tanto “24″, sì, ma qui s’è cercato almeno di prendere una strada diversa rispetto agli altri polizieschi che sono stati ispirati dalla serie con Kiefer Sutherland. Lo seguirete?

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