martedì 7 ottobre 2008

Fa la prostituta per le Iene e viene arrestata!


Si veste da lucciola sulla Salaria, a Roma, e finisce in commissariato. Ma è una provocazione delle Iene. Le "letterine" possono entrare, tramite la tv, nelle nostre cucine all'ora di cena, ma non possono "passeggiare" per le strade di Roma: è il senso della provocazione delle Iene che hanno spedito una loro inviata, Elena Di Cioccio, sulla Salaria, negli abiti tipici delle fanciulle di Passaparola, Scherzi a parte, Drive in, per testare l'applicazione dell'ordinanza antiprostituzione del sindaco Gianni Alemanno. Risultato, subito un fermo da parte della polizia, che ha portato la Iena in commissariato, ma poi l'ha lasciata andare. Il servizio andrà in onda domani in prima serata su Italia 1. «L'idea - spiega Davide Parenti, capo autore del programma - è venuta qualche anno fa ad Alessandro Sortino, quando ci fu un'uscita pubblica di Berlusconi sui nudi per strada. Dopo l'ordinanza di Alemanno, abbiamo deciso di andare a vedere cosa sta accadendo sulla Salaria: la nostra Iena è stata lì sabato e domenica, praticamente da sola, perchè prostitute in giro non ce ne sono più. Esibendo i costumi tipici dei programmi che entrano nelle nostre case all'ora di cena, Elena è stata avvicinata da diversi automobilisti, che sono rimasti stupiti del fatto che fosse italiana e naturalmente sono stati respinti. Ma soprattutto è stata subito fermata dalla polizia, che l'ha anche portata in commissariato e trattenuta per un pò di tempo». L'avventura, comunque, «è finita a pacche sulle spalle: in maniera intelligente - sottolinea Parenti - i poliziotti hanno capito il senso della nostra operazione e non ci hanno neanche sequestrato il materiale filmato». Elena è così tornata anche domenica sulla Salaria: «Diversi poliziotti - racconta - l'hanno fermata ancora, ma poi, fatti i debiti controlli, l'hanno lasciata andare». Secondo Parenti, «la provocazione è riuscita: l'idea era infatti porre alcuni aspetti problematici della nostra cultura televisiva, che meritano un approfondimento».

Nessun commento:

Powered By Blogger